sabato 31 gennaio 2009

L'ansia: oltre il sintomo

Cos'è un sintomo?
Si tratta di un segnale. Esso indica che c'è qualcosa che non va. Secondo l'approccio psicoterapeutico da me seguito, non c'è una spiegazione univoca dell'ansia. I motivi per cui si prova ansia possono essere i più svariati.
Bisogna sempre diffidare dei professionisti (o sedicenti tali) che ritengono di conoscere cosa si cela dietro al sintomo.

Oltre il sintomo
Andiamo ora a sondare quali possono essere la cause ipotetiche che si celano dietro l'ansia. Esistono i vissuti soggettivi e, con essi, le prospettive personali, le ambizioni, i timori di non riuscire a realizzare i nostri obiettivi, la sensazione di non sapere cosa si vuole oppure il timore di riconoscere una realtà che ci infastidisce. A volte ci prefissiamo obiettivi troppo alti da realizzare, che però voglio raggiungere, altrimenti la nostra autostima crolla.
Ancora: l'ansia può essere il segnale di un evento sgradevole, che ci ostiniamo a non ricordare. Un abuso subito? Un nostro gesto che non riusciamo proprio di perdonarci?
Sul piano relazionale: una persona che ci ricorda qualcuno? Un luogo che ci rievoca un trauma? In ambito sentimentale: un partner che desideriamo, ma che per la nostra impalcatura morale non possiamo permetterci di corteggiare? Una storia sentimentale ormai alla deriva, la cui fine definitiva ci getta in un intollerabile senso di fallimento personale?
Mille e altri mille ancora possono essere i motivi che si celano dietro un attacco di panico. Non si può sapere a priori quale di questi.
Però se ne può parlare.

La psicoterapia dell'ansia
Per quanto grave possa mai essere il nucleo dell'ansia, esso può essere oggetto di riflessione, purché la relazione di aiuto sia sufficientemente empatica e calda.
La persona deve provare fiducia nei confronti del terapeuta, si deve sentire accolta e non giudicata.
Se la relazione psicoterapeutica funziona, un'ipotetica persona potrebbe descriverla con le seguenti parole: "Quando parlo col mio psicoterapeuta, non mi sento giudicato e al contempo, mi sento sollevato. Non riesco a spiegarmelo, ma con lui riesco ad esprimere emozioni che non credevo di avere. I miei problemi mi appaiono sempre meno problematici, più leggeri, come se al solo parlarne si sciolgano. Adesso mi sento più disteso, persino da un punto di vista fisiologico, più rilassato. Ho le idee più chiare, non perchè il terapeuta mi ha suggerito come agire, ma perché io ho raggiunto la mia verità".

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